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al testo di Valentina Grazia Har
A mia nonna
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"Nonna, mi piace calpestare le foglie secche"
Mi mancava già La guardavo: sembrava un sottile nastro rosa che confezionava tutti i miei ricordi.
Ed io pensavo: "le regalerò un libro la farò felice!"
Adesso è in ospedale e fa fatica a parlare. Noi parlavamo sempre dei libri che leggevamo.
"Nonna, finisci di raccontare il sogno che mi dicevi"
Mi mancava già.
Ricordavo tutte le volte che mi aveva abbracciato Ed io per le lacrime rimanevo senza fiato
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Valentina Grazia Harè
- 04/08/2010 13:58:00
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Grazie per aver tolto lincomodo del suo inutile messaggio, dottor de benedetti
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valentina grazia harè
- 04/08/2010 07:58:00
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Davvero mi dispiace che lei soffra così tanto. Io farò sempre poesia anche perchè ritengo che laccento grave o acuto in una poesia non determini un piffero. Sono altre le cose a cui tengo. Farò poesia sempre perhè è nelle mie corde, perchè mi fa stare bene. Ed emoziono il mio prossimo, è questo il mio compito. Lei non ha poesia, e non intendo solo quella scritta sul foglio. Peccato, il mondo è più bello con la poesia!
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Guglielmo Peralta
- 03/08/2010 21:58:00
[ leggi altri commenti di Guglielmo Peralta » ]
Sono daccordo con te. Brava Valentina. Questo signore "minuscolo" (così come si firma)ha il cattivo gusto di criticare da pessimo individuo. Vale...tu vali! Un caro saluto
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valentina grazia harè
- 03/08/2010 21:42:00
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Risposta a Simone De Benedetti:
Mi dispiace si sia creato un equivoco. Il mio intento non è quello di servirmi di questi versi per ammaliare commuovendo, e avere un certo plauso. Non si è capito nulla, se si pensa questo. Ovviamente io attribuisco un valore particolare a questa poesia che, tra laltro, non è dedicata ad una persona morente, ma che è stata molto male, era ricoverata e io parlo retrospettivamente perchè lho scritta in quel periodo sentendo già nostalgia. Sono molto legata a questa lirica, così come lo è mia nonna, e se sono legata a tutto ciò è perchè cè dentro una grande emozione. E se io la sento perchè devo negare a chi mi legge il dono più bello che abbiamo, che è quello di sentire? Non credo che quando Leopardi ha scritto la poesia "A Silvia" si sia astenuto dal farla leggere o abbia mai pensato di stare strumentalizzando una ragazza morta giovane (questo comunque non significa paragonarmi a Leopardi, ma rilevare uno degli intenti della poesia: quello di dedicare ad una persona che si sente lontana, o che non cè più, i propri versi) La poesia è umanità nel momento in cui la scriviamo e soprattutto quando arriva ad un altro. Si strumentalizza quando parliamo di idee politiche, quando si vuole strumentalizzare, o di un talk-show... Non quando si fa poesia, se è sincera, ovviamente. La poesia non deve raggiungere un pubblico, ma dei cuori. Nella verità.
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Franca Alaimo
- 02/08/2010 00:42:00
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Adorna della sua semplicità e bella perché sincera, questa poesia di Valentina ci fa rimpiangere tutti quelli che abbiamo amato e che non sono più qui. Ma la poesia masce sempre da un vuoto, da una nostalgia, da una lontananza. Quanti anni hai, Valentina?
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Franca Alaimo
- 02/08/2010 00:42:00
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Adorna della sua semplicità e bella perché sincera, questa poesia di Valentina ci fa rimpiangere tutti quelli che abbiamo amato e che non sono più qui. Ma la poesia masce sempre da un vuoto, da una nostalgia, da una lontananza. Quanti anni hai, Valentina?
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Franca Alaimo
- 02/08/2010 00:42:00
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Adorna della sua semplicità e bella perché sincera, questa poesia di Valentina ci fa rimpiangere tutti quelli che abbiamo amato e che non sono più qui. Ma la poesia masce sempre da un vuoto, da una nostalgia, da una lontananza. Quanti anni hai, Valentina?
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Loredana Savelli
- 01/08/2010 19:19:00
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Una nonna così! E lei che ti ha irradiato poesia!
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